Online il rapporto sui B&B italiani.
Un fatturato annuo di circa 270 milioni di euro (stima variabile fra 240 e 300 milioni) per 8 milioni di pernottamenti venduti ogni anno. Sono solo alcuni, e tra i più significativi, numeri del Rapporto sul B&B Italia 2016 (aggiornamento dei precedenti studi (i sondaggi 2007-2011-2014) realizzati da www.bed-and-breakfast.it in occasione del B&B Day, la Giornata Nazionale dei B&B Italiani.
Un campione di 2.500 B&B è stato intervistato al fine di restituire l'immagine più attuale del fenomeno B&B in Italia. Articolato in sei sezioni il sondaggio analizza i Bed and Breakfast da più punti di vista: le capacità di accoglienza del gestore, le caratteristiche della struttura, la tipologia del cliente/ospite, gli strumenti di comunicazione e marketing, la colazione e infine la sensibilità agli indicatori di sostenibilità ambientale, che sembra essere particolarmente spiccata in più del 90% dei gestori.
Attualmente, secondo i più recenti dati ISTAT, sono circa 25.000 i B&B in Italia e danno lavoro a 40.000 persone. Il Rapporto sul B&B Italia 2016 conferma il dato del 2014 riguardante la gestione dei B&B italiani che sono in prevalenza in mano alle donne (61,31%). I gestori dei bed and breakfast italiani hanno un titolo di istruzione superiore nell'87% dei casi e, all'interno di questa percentuale, il 28,55% ha una laurea e il 5,5% un Master post laurea. Significative anche le percentuali riguardanti la conoscenza di altre lingue oltre l'italiano: il 90% dei gestori parla una lingua (44,27%) o più lingue (45,71%). Rispetto al primo Rapporto, quello divulgato nel 2007, aumenta del 16,34% l'età dei gestori che hanno tra 46-65 anni e, contemporaneamente diminuisce dl 15% la fascia dei gestori tra i 31 e i 45 anni. Ciò significa che, in quasi dieci anni, non solo si registrano aperture di nuovi B&B ma i gestori maturano e non si stancano di dedicarsi all'ospitalità nella propria casa grazie alle possibilità offerte dalla formula bed and breakfast: mettere a reddito gli immobili di famiglia e accogliere il mondo a casa propria. Aver aperto un B&B ha consentito al 45,5% dei gestori di essere occupati in maniera esclusiva nella gestione della propria struttura mentre il restante 60% è suddiviso tra pensionati (11,55%), impiegati (10,74%), liberi professionisti (10,18%), imprenditori e commercianti (8,32%), insegnanti (3,37%). Alcuni gestori in pochi anni hanno potuto toccare con mano un miglioramento della propria situazione economica; ecco alcuni numeri: rispetto al 2014 la situazione economica migliora nel 5% dei casi. Non è cambiato il dato rispetto a chi si considerava in una situazione di forte criticità nel 2014 (8,80%), chi invece nel 2014 accusava alcune criticità (57,13%) ne lamenta meno nel 2016 (52,42%). I cinque punti percentuali di miglioramento si distribuiscono tra chi si considera in una situazione di agiatezza (da 3,78% a 4,69%) e chi invece ritiene di non avere nessuna criticità (da 30,22% a 34,05%).
Veniamo ai prezzi, nella top list degli indicatori che portano i viaggiatori a preferire i B&B ad altre formule di ospitalità. Il prezzo medio di una notte oscilla tra i 25 e i 35 euro nel quasi 70% dei casi, solo nel 30% delle risposte è superiore a 35 euro. Il 94% dei B&B comprende nel prezzo la colazione. Tuttavia non sono solo i prezzi contenuti a veicolare la motivazione che porta i viaggiatori a scegliere l'ospitalità familiare infatti in una classifica, stilata dai gestori, sulle motivazioni che hanno portato i loro ospiti a preferire il B&B, al primo posto si trova l'accoglienza, seguita dalla tipologia dell'alloggio, dal prezzo e dalla colazione.
Sia per quanto riguarda la distribuzione sul territorio nazionale che per quanto concerne la provenienza degli ospiti possiamo trarre alcune conclusioni. Rispetto al 2014 si evidenza una crescita dei B&B al Nord Italia (+12%) a questo aumento corrisponde un calo del numero di strutture presenti nelle Isole. Più del 72% dei B&B si distribuisce tra Nord e Centro Italia. Contestualmente la maggior parte degli ospiti dei B&B intervistati proviene dal Nord e a seguire dal Centro e dal Sud. Meno gli arrivi dalle isole, Sicilia e Sardegna, che patiscono da decenni le conseguenze della discontinuità territoriale: tariffe aeree elevate, mancanza di autostrade o precarietà della rete stradale, scomodità dei traghetti, approssimazione delle linee ferroviarie. Gli ospiti stranieri arrivano, nell’ordine da: Germania, Francia, Regno Unito, Olanda, Svizzera, Austria, Spagna e USA.
Per quanto riguarda invece il profilo degli ospiti dei B&B italiani si tratta di viaggiatori con una età compresa prevalentemente tra i 25 e i 55 anni (96,5%). Viaggiano nella maggior parte dei casi in coppia (60%) e per il 55% si fermano nel B&B 2 sole notti. In generale si può parlare di un pubblico adulto e in grado di muoversi agilmente tra diversi canali di informazione che arriva nel B&B per un viaggio romantico (37%), per visitare una mostra o una città d'arte (29%) o per lavoro (30%).
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